2 dicembre 1942. L’ambulante Anselmo Pavoncello (1908-1945) riceve un assegno di 0,50 centesimi di lire per il lavoro forzato svolto lungo l’argine del Tevere.
Quando vede l’umiliante importo, Pavoncello strappa e getta l’assegno, che verrà poi recuperato e custodito dalla sorella Allegra.
Nel 1944 Anselmo verrà arrestato a Roma, inviato a Fossoli e deportato ad Auschwitz. Morirà a Dachau nel febbraio del 1945.
Archivio privato Fortunata Di Segni, Roma / Fondazione Museo della Shoah, Roma
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