Settembre 1938. Il ministero dell’Educazione Nazionale vieta la presenza di testi di autori ebrei nelle scuole. Alcuni giornali elencano i nomi di “114 ebrei purosangue” autori di manuali. Le opere di ebrei vengono in seguito anche bandite dai teatri lirici e di prosa, dalle trasmissioni radiofoniche, dai cataloghi delle case discografiche, dalle sale cinematografiche. Le case editrici cessano di pubblicare o vendere libri di autori ebrei.
Archivio Centrale dello Stato, Roma
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